Wassail, bevanda di Alban Arthan (Yule)
In Inghilterra, tra le tante tradizioni associate al sidro la più celebre è il Wassail. Un tempo contadini e braccianti festeggiavano i meli
nel corso di un rito chiamato wassailing. “Wassail”, o “Wass Hal” significa “La buona salute sia con te”. Il Wassail si teneva alla vigilia di
Natale o all’Epifania. I partecipanti portavano caraffe di sidro nei frutteti, bevevano alla salute dei meli e del raccolto futuro, e versavano
il sidro intorno alle radici degli alberi. Durante il rito si faceva gran baccano battendo pentole e tegami, si mangiavano focacce dolci, e si
donavano allo spirito dell’albero piccole porzioni di focacce inzuppate di sidro, che venivano poste sui rami della pianta in segno di
ringraziamento. Ma quelli erano riti di metà inverno.
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Ricetta 1
•1.5 litri di birra scura (possono andar bene anche la birra invernale e la birra scozzese)
•3-4 bastoncini di cannella
•4 chiodi di garofano
•la buccia di mezzo limone
•4 mele
•1 tazza e 1/2 di zucchero di canna
•1 tazza di porto
•1/2 di cucchiaino di cannella in polvere
•1/4 di cucchiaino di miscela “centospezie” in polvere
•1/4 di cucchiaino di cardamomo in polvere
•1/2 di cucchiaino di zenzero in polvere
Preriscaldate il forno a 175 gradi.
Mettete 1 litro di birra in una pentola larga. Aggiungete i bastoncini di cannella, la buccia di limone e i chiodi di garofano e portate ad
ebollizione pian piano, a fuoco basso
Prendete una mela, fate un’incisione con un coltello lungo la sua circonferenza. Mettetela in una teglia da forno. Ripetete la procedura per
tutte le mele. Copritele con una tazza di zucchero di canna, il resto della birra, e tutto il porto. Coprite la teglia e mettete in forno,
cuocete il tutto per 30 minuti.
Mentre le mele cuociono, mettete lo zucchero e le spezie restanti nella pentola, e mescolate tutto per bene.
Quando le mele sono cotte, mettete tutto il contenuto della teglia nella pentola. Cuocete a fuoco basso per altri 30-40 minuti.
Servite caldissimo.
Ricetta 2
•10 mele molto piccole
•1 grossa arancia, in cui avete infilato dei chiodi di garofano interi
•10 cucchiaini di zucchero di canna
•2 bottiglie di sherry secco oppure di Madeira secco
•1/2 cucchiaino di noce moscata grattugiata
•1 cucchiaino di zenzero in polvere
•3 chiodi di garofano
•3 palline di “centospezie”
•2 o 3 bastoncini di cannella
•2 tazze di zucchero semolato
•da 6 a 9 litri di sidro, a seconda del numero degli ospiti
•1 tazza (o comunque a piacere) di brandy
Levate il torsolo alle mele e riempite il foro con un cucchiaino di zucchero di canna. Mettetele in una teglia da forno sul cui fondo avrete
messo mezzo centimetro d‘acqua.
Infilate i chiodi di garofano nell’arancia, distanziandoli di 1 cm circa l’uno dall’altro. Cuocete l’arancia in forno insieme alle mele a 175
gradi. Dopo circa 30 minuti, tirate fuori l’arancia e punzecchiatela qua e là con una forchetta oppure uno stuzzicadenti.
Mescolate lo sherry o il Madeira, il sidro, la noce moscata, lo zenzero, i chiodi di garofano, la miscela “centospezie”, la cannella, lo
zucchero, il sugo di mela e di arancia in una pentola larga e dal fondo spesso, fate scaldare adagio senza che la miscela arrivi
all’ebollizione. Lasciatela sul fuoco a fiamma bassissima. Filtrate la miscela di vini e aggiungete il brandy.
Versate in una coppa per punch di metallo, metteteci dentro le mele e l’arancia in modo che vi galleggino e servite bollente in tazze da
punch.
Ricetta 3
•3 bastoncini di cannella
•16 chiodi di garofano interi
•1 cucchiaino di miscela “centospezie” in polvere
•6 tazze di sidro di mele
•2 tazze di succo di cranberry
•arance
•1/4 di tazza di zucchero
•1 cucchiaino d’amaro
•1 tazza di rum
Sbriciolate i bastoncini di cannella e metteteli in un sacchettino di tela, insieme ai chiodi di garofano e alla miscela “centospezie”.
Infilate altri chiodi di garofano nelle arance.
Mescolate in una pentola il succo di mela, il succo di cranberry, lo zucchero e l’amaro.
Aggiungete il sacchettino di spezie e le arance; coprite e fate bollire per 10 minuti.
Versate dentro il rum, mescolate e tenete tutto in caldo.
Togliete il sacchettino di spezie.
Mettete in una zuppiera larga di portata, lasciandovi dentro le arance a galleggiare.
Ricetta 4 analcolica
•3 tazze di zucchero
•6 tazze d’acqua
•16 chiodi di garofano
•6 bastoncini di cannella
•3 tazze di succo d’arancia
•2 tazze di succo di limone
•7 litri di succo di mela
Fate bollire lo zucchero, l’acqua, i chiodi di garofano e i bastoncini di cannella per 10 minuti. Fate riposare ed aggiungete il succo
d’arancia, il succo di limone e il succo di mela. Fate bollire per altri 10 minuti.
Ricetta 5
•4 litri di sidro di mele o di succo di mele
•1 arancio a pezzetti
•1 limone a pezzetti
•1 mandarino a pezzetti
•4 stecchette di cannella
•1 cucchiaino di chiodi di garofano o anice stellato
•brandy o rum ( opzionale per farlo alcolico )
Riscaldate il tutto in una pentola non di aluminio, possibilmente di terracotta, per circa un'ora. Quindi servite freddo.
[fonte: romancebook e stregadellemele per le ricette + altri siti internet]
Panettone Vegano
Farina bianca da agricoltura biologica - 800 gr
Lievito di birra - 25 gr (1 cubetto)
Margarina vegetale - 200 gr
2 alghe addensanti Agar Agar (2 stecche) in sostituzione delle uova e albumi
Zucchero di Canna - 400 gr
Canditi assortiti e uvetta sultanina per totali 150 gr
Mezza stecca di vaniglia
Sale – un pizzico
Latte di soja – 60 ml
Il giorno prima, in una ciotola, si scioglie il lievito di birra e un quarto della farina nel latte di soja tiepido. Dare all’impasto una forma
arrotondata, coprirlo con un tovagliolo e lasciarlo lievitare, in un luogo asciutto e non freddo, per tutta la notte. Se avete una impastatrice
per pane, potete fare tutto nell’impastatrice, che manterrà la temperatura interna costante.
Il giorno dopo riprendere l’impasto, ovvero la matrice di lievito, lavorarlo a lungo sulla spianatoia (o nella macchina impastatrice) con 100 g
di farina e qualche goccia di acqua tiepida; poi coprirlo con un tovagliolo e farlo lievitare al caldo costante (ideale 26 gradi) per circa 2
ore.
A questo punto ripetere l’operazione usando altri 100 g di farina e aggiungendo acqua tiepida quanto basta per rendere l’impasto morbido ed
elastico. Farlo lievitare per altre 3 ore.
Nel frattempo far rinvenire l’uvetta in acqua tiepida per almeno 1 ora. Idea in più: far rinvenire l’uvetta in acqua tiepida e
maraschino.
Poco prima di riprendere l’impasto far sciogliere la margarina in un tegamino su fiamma molto bassa evitando che frigga, lasciandone da parte
un po’ per ungere la tortiera; poi sciogliere anche lo zucchero di canna e un pizzico di sale in poca acqua, sempre su fiamma molto bassa.
Togliere dal fuoco, fare intiepidire e aggiungere lentamente, sempre mescolando, le due stecche di agar agar finchè non saranno completamente
sciolte.
Imburrare una pirofila da forno alta e stretta o, ancora meglio, lo stampo da panettone.
Riprendere adesso l’impasto e tornare a lavorarlo con il resto della farina aggiungendo, poco alla volta, la margarina e il composto di
fruttosio e agar agar. Lavorare a lungo l’impasto inserendoci verso la fine anche le uvette, ben strizzate ed infarinate e i cubetti di frutta
candita. Disporlo nello stampo, coprirlo con un tovagliolo e lasciarlo lievitare per almeno 3 ore.
Accendere il forno e regolarlo su 180° C se forno elettrico ventilato, 200° C se non ventilato. Io ho usato 180° e ventilato. Mettere il
panettone in forno solo quando la temperatura è quella giusta e sul ripiano più basso. Cuocendo, lieviterà ancora e va evitato quindi che
tocchi la parte alta del forno. Farlo cuocere per circa 50 minuti o fino a quando si è ben colorato o la superficie è diventata bruna.
Sfornarlo e farlo raffreddare. Trucchetto: farlo raffreddare a testa in giù per evitare che le uvette e i canditi si depositino sul fondo.
Basta girarlo su un piatto o tortiera, non si sforma.
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Il
pan di zenzero è tipico dell’ Inghilterra, Nord America e paesi del Nord Europa.
I biscotti di pan di zenzero, vengono decorati con glassa colorata e tradizionalmente appesi al’albero di Natale.
Biscotti di pan di zenzero
Ingredienti
420 g farina 00
100 g zucchero
120 g burro morbido
160 ml melassa
1 uovo grande
3/4 cucchiaino bicarbonato di sodio
1/4 cucchiaino sale
2 cucchiaini zenzero macinato
1 cucchiaino cannella macinata
1/4 cucchiaino noce moscata macinata
1/4 cucchiaino chiodi di garofano macinati
per la decorazione
200 g zucchero a velo
1 albume
coloranti alimentari
Mescolare bene la farina con le spezie, il bicarbonato e il sale.
Lavorare il burro con lo zucchero fino ad ottenere un composto gonfio e spumoso. Aggiungere l'uovo e la melassa continuando a lavorare. Unire
il miscuglio di farina un po' alla volta. Si otterrà un impasto molto morbido.
Dividere il composto in due parti, avvolgere ciascuna di esse con la pellicola trasparente e mettere a riposare in frigo per almeno 5-6 ore (o
prepararlo il giorno precedente).
Prendere dal frigo una porzione di pasta per volta. Con il mattarello stendere una sfoglia di 4-5 mm di spessore e con le formine ritagliare i
biscotti.
Eventualmente, con uno stecchino, praticare un forellino per far passare il filo per appendere i biscotti all'albero di Natale.Il foro deve
essere piuttosto largo perché in cottura tenderà a chiudersi.
Porli su una teglia ricoperta di carta forno, un po' distanziati.
Cuocere in forno a 180 gradi per circa 10 minuti. I biscotti sono cotti quando i bordi tendono a scurire.
Sfornare e lasciarli raffreddare sulla placca per un paio di minuti. Quando sono induriti abbastanza da poterli maneggiare, metterli a
raffreddare su una gratella.
Una volta freddi decorarli a piacere con la glassa.
La Storia di Gingerman
C’era una volta una vecchina che un bel giorno decise di cucinare un biscotto di pan di zenzero a forma di omino. Quando però la cottura era
quasi terminata la vecchina sentì una vocetta arrivare dalle profondità del forno: “Mammia che caldo che fa qui…Fammi uscire!” La vecchina
incuriosita aprì il forno e vide un biscotto a forma di omino scappare gridando: “Corri pure, tanto non mi prendi, sono l’omino di pan di
zenzero!” Tutte le urla della vecchina al suo indirizzo furono inutili.
Nella sua fuga l’omino di pan di zenzero incontrò una mucca che, non appena lo vide, cercò di mangiarlo, ma lui continuò a fuggire, dicendo con
un tono quasi cantilenante “Corri pure tanto non mi prendi, sono l’omino di pan di zenzero.” Ben presto alla rincorsa dell’omino di pan di
zenzero c’erano non solo la vecchina e la mucca, ma anche un cavallo ed un maiale, tutti con l’acquolina alla bocca. E l’omino canticchiava
correndo “correte più che potete, tanto non mi prendete, sono l’omino di pan di zenzero!“
Ad un certo punto si trovò davanti ad un fiume ed una volpe si avvicinò e si offrì di aiutarlo a fuggire, trasportandolo sul suo dorso fin
sull’altra sponda. L’omino di pan di zenzero tutto felice saltellando e ringraziando la volpe le montò sul dorso. Arrivati a metà del fiume la
volpe disse al biscotto: “l’acqua sta diventando un po’ profonda e tu ti scioglierai se ti bagni, arrampicati sul mio naso così sarai al
sicuro.” L’omino di pan di zenzero fece come gli aveva detto la volpe e quest’ultima se lo pappò in un sol boccone.
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crema di lenticchie arancioni all'indiana ]
250 gr di lenticchie arancioni
1 cipolla
4 spicchi d'aglio
1 cucchiaino di curcuma in polvere
1 cucchiaino di semi di cumino
1/2 litro d'acqua
olio extravergine d'oliva
sale
peperoncino
Lavare le lenticchie e scolarle. Sbucciare e tritare aglio (eccetto uno spicchio) e cipolla, poi farli soffriggere in un po' d'olio. Aggiungere
la curcuma, mescolare e insaporire per qualche istante.
Unire le lenticchie, insaporire con sale e peperoncino; bagnare con l'acqua, incoperchiare e cuocere fino a quando le lenticchie si saranno
ridotte in poltiglia.
Preparare il condimento detto "tarka": scaldare l'olio, affettare lo spicchio d'aglio rimasto, farlo soffriggere insieme ai semi di cumino;
condire le lenticchie appena l'aglio si sarà imbrunito.
Servire accompagnando con del riso basmati (anche integrale).
[barbabietole e arance in insalata]
350 gr di barbabietola cotta
2 arance sbucciate e tagliate a fette
20 gr di noci
2 cucchiai di succo d’arance
1/2 cucchiaino di succo di limone
sale e pepe
2 cucchiai di olio extravergine d’oliva
Asciugare le barbabietole e affettarle.
Sistemare barbabietole e arance sovrapponendo a raggiera le fette su un piatto di portata o sui piattini
Tostare le noci in forno preriscaldato a 175° per circa dieci minuti.
Tritarle finemente e spargerle sopra barbietole e arance.
In un frullatore, mescolare il succo di arancia, quello di limone e un po' di sale e aggiungerevi l’olio mescolando continuamente.
Versare il condimento sull’insalata.
Cospargere di pepe e servire immediatamente.
[fonduta al cioccolato con frutti rossi e gialli ]
cacao amaro q.b.
mezzo bicchiere (o meno) latte di soia
zucchero moscovado q.b.
aroma di vaniglia o arancio
tofu cremoso (opzionale)
mele, pere, ananas sbucciati e tagliati a piccoli pezzi
banane a rondelle di un paio di centimetri
fragole intere o (se grandi) divise a metà
Le quantità da utilizzare variano a seconda delle dimensioni del recipiente per fonduta. Calcolare che bisogna ottenere una crema di cacao,
latte di soia e zucchero, aromatizzata a piacere, molto densa. A piacere, per renderla più cremosa e ricca è possibile aggiungere del tofu
cremoso frullato.
Una volta stemperato bene il cacao, far riscaldare bene la crema a bagnomaria, sempre mescolando, e poi passarla nel recipiente per fonduta da
portare in tavola.
Accendere il fornelletto o la candelina e immergere la frutta, già sbucciata e tagliata, con le apposite forchettine.
[fonte: vegan italia]
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